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Fra guerra e pace, assiologia e retorica


6 ottobre, Discutere di pace e di guerra, 1:33:45

Ugo Volli, UNITO

Se si considerano i fatti storici e la lunga elaborazione teorica, giuridica e religiosa che la studia, la guerra non può semplicemente essere contrapposta alla pace come il male al bene. Il punto centrale è chi intraprende la guerra, per quali motivi, con che fini; chi la subisce, come e perché. E’ necessario anche distinguere, come fa il diritto internazionale, lo jus ad bellum e lo jus in bello, che riguardano fasi e comportamenti diversi. L’analisi semiotica può essere utile per chiarire questi problemi, permettendo di comprendere come nella maggior parte delle grandi tradizioni giuridiche e religiose (dal diritto romano alla Torà dalla Scolastica allo Jus Publicum Europeum) compaia la nozione di “guerra giusta”. Solamente su queste basi è possibile prendere posizione sulla legittimità e l’opportunità ertica e politica di ogni singola posizione nei conflitti.

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ISSN 1724-7810   |   DOI: 10.12977/ocula

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