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Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 5, Spazio e spazialità
autore: Claudio A. Barzaghi
I “volti nascosti” come modalità del fantastico in pittura
lingua: italiano
data di pubblicazione: settembre 2004abstract: Nello spazio della rappresentazione si nascondono alcuni elementi - volti. E questo crea un problemma di attribuzione: possiamo dire che il mondo rappresentato sia retto dalle medesime regole che cognitivamente presupponiamo nel mondo in cui è situata la rappresentazione? Ogni definizione del fantastico in pittura mette in crisi una risposta affermativa alla questione, legata al significato che attribuiamo al predicato di esistenza - un problema cruciale. Ciò che esiste nel segreto, e la sua scoperta ristrutturano il percorso dello sguardo implicato nella rappresentazione. Lo spazio fantastico - non scindibile in senso assoluto dal punto di vista sullo spazio se non in via analitica - si configura come trappola per chi è chiamato ad occupare tale punto di vista: nel fantastico cadono gli schemi collaudati o finiti di interpretazione dello spazio; le certezze rassicuranti cedono il posto alle presenze inquietanti dell'imprevisto e del mostruoso.
keywords: spazialità, semiotica plastica, geografiacitazione: Claudio A. Barzaghi, I “volti nascosti” come modalità del fantastico in pittura, "Ocula", vol.5, n.5, settembre 2004.
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