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Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 23, Fiori dell'anima. La simbologia dei fiori nell'immaginario religioso
autore: Graziano Lingua (Università di Torino IT)
Come vestono i gigli del campo: trasformazioni dell’immaginario floreale nei primi secoli cristiani
lingua: italiano
data di pubblicazione: luglio 2020abstract: Il saggio analizza il dibattito sviluppatosi nei primi secoli del Cristianesimo sull’uso dei fiori identificando due atteggiamenti fondamentali dei Padri della Chiesa nei confronti dell’immaginario floreale. Da una parte, attraverso l’analisi di alcuni testi di Tertulliano, Minucio Felice, Clemente Alessandrino l’autore mostra l’inziale rifiuto cristiano dei fiori a causa del loro evidente legame con le pratiche pagane considerate idolatriche. Dall’altra evidenzia come progressivamente si generi un immaginario più positivo che valorizza i fiori come simbolo della presenza di Dio nel creato e della provvidenza divina nei confronti dell’uomo. Attraverso l’analisi di alcuni commenti al famoso brano evangelico sui “gigli del campo” (Mt 6,28-29) l’autore mostra come questo nuovo immaginario sia collegato a una più complessiva trasformazione della sensibilità cristiana verso la bellezza creaturale che accomuna i fiori e le immagini sacre.
keywords: immaginario floreale, padri della chiesa, cristianesimo delle origini, idolatria, corone, giardini, floral imagery, fathers of the church, early christianity, idolatry, crowns, gardenscitazione: Graziano Lingua, Come vestono i gigli del campo: trasformazioni dell’immaginario floreale nei primi secoli cristiani, "Ocula", vol.21, n.23, pp.79-89, luglio 2020. DOI: 10.12977/ocula2020-29
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