Questo articolo è stato sottoposto a double blind peer review
Questo articolo è stato pubblicato in: Ocula 31, Semiotics and the representation of holiness: methodological reflections and case studies
autore: Ugo Volli (Università di Torino, IT)
In the place of sanctity. Religious eminence in Jewish tradition
lingua: inglese
data di pubblicazione: dicembre 2024abstract: Il concetto di santità rientra tra le innovazioni religiose portate dal cristianesimo. In ebraico esiste una parola (kadòsh) che normalmente si traduce con santo, ma il suo uso è notevolmente diverso, poiché si applica principalmente a divinità o entità come la Terra d'Israele o il popolo ebraico e raramente alle persone. Il contributo si propone di indagare se alcune altre categorie della tradizione ebraica, quali il profeta, il saggio (khakhàm), il pio (Hassìd), il giusto (tzaddìk) possano essere considerate per certi aspetti simili alla definizione cristiana di santità. Ma le differenze sono maggiori delle somiglianze.
keywords: sanctity, prophecy, sage, tzaddìk, kadòsh, jewish culturecitazione: Ugo Volli, In the place of sanctity. Religious eminence in Jewish tradition , "Ocula", vol.25, n.31, pp.105-116, dicembre 2024. DOI: 10.57576/ocula2024-32
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