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Come Si Classificano Gli Odori Quando si ha a che fare con centinaia e perfino migliaia di materie odorose con caratteristiche notevolmente differenti l'una dall'altra - per intensità di fragranza e proprietà chimiche e fisiche - è fondamentale disporre di alcuni criteri di classificazione. Questi servono per dividere le sostanze in gruppi e sottogruppi al fine di facilitarne la scelta, il confronto, l'elaborazione, la composizione e anche per valutarne la struttura e le funzioni. I sistemi di classificazione si basano su informazioni ottenute in modo empirico, alle quali si aggiungono i dati ricavati dalla letteratura e da altre fonti professionali. Bisogna considerare, comunque, che qualsiasi classificazione è parzialmente arbitraria e incerta dal momento che le nostre impressioni sensoriali, soprattutto quelle del sistema olfattivo, sono estremamente variabili e soggettive. Una prima importante distinzione che è opportuno fare è quella fra la classificazione di generi di odori secondo le affinità (per esempio floreale, legnoso, fruttato) e quella delle materie odorose (olii essenziali, estratti o sostanze sintetiche) secondo la volatilità e la persistenza. Questi due sistemi sono entrambe utili e il secondo si basa sull'esame della relativa volatilità di un'essenza o di una sostanza di sintesi, imbevuta in una cartina assorbente e lasciata evaporare. Si tratta quindi di stabilire il momento in cui la sostanza odorosa cessa di essere fragrante, nel senso che l'esame olfattivo non manifesta più le sue caratteristiche odorose. La classificazione degli
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